San Giorgio
sbalzo, legno tela tnt, 2024
"San Giorgio"
L’eterna lotta tra bene e male si manifesta nell’opera del Maestro Raffaele Mazza, attraverso l’episodio di San Giorgio che uccide il drago.
La leggenda narra che San Giorgio fosse un nobile cavaliere originario della Cappadocia che in groppa ad uno splendido cavallo bianco giunse nella città di Selem funestata dalla presenza di un terribile drago.
Il mostro con il suo alito infuocato seminava paura e morte fra la popolazione; che per placare l’ira del drago iniziò ad offrirgli sacrifici umani, estraendo a sorte i nomi dei malcapitati. Finché un giorno ad essere estratto fu proprio il nome della figlia del re. Quest’ultima pronta ad offrirsi in pasto al mostro fu salvata dal Santo che con indomito coraggio riuscì a salvare la principessa e uccidere il drago liberando il popolo di Selem dalle vessazioni del mostro. In cambio, San Giorgio chiese che la città si convertisse alla parola di Cristo ricevendo il battesimo.
Il racconto di San Giorgio riprende il modello della battaglia dell’Arcangelo Michele, dell’eterna tensione tra bene e male e proprio per questo venne eletto dai crociati come loro protettore trasformandolo da martire a Santo Guerriero.
In quest’opera del Maestro Mazza la battaglia di San Giorgio è resa con un forte impatto visivo.
I colori intensi usati dal Maestro colpiscono l’osservatore: il blu del cielo, spezzato dal bianco lucente del cavallo che quasi come una nuvola divide la scena e domina il Drago trafitto dalla lancia argentea (a sbalzo) che ci abbaglia. Il verde vitale con cui il maestro rappresenta il Drago stride con la scena. Il Drago sta morendo, è agonizzante e tinge del suo sangue purpureo tutto lo spazio circostante, restituendo alla terra la vita che le ha sottratto.
Tuttavia questo verde vitale del drago non è un caso, rimanda ad una battaglia che non si risolve mai del tutto, che ci ricorda che dobbiamo restare sempre vigili, pronti a rischiarare le tenebre con la luce della fede.
Nell'opera originale la sperimentazione della nuova tecnica del “tampone bucciato” creata dal Maestro, esprime al meglio la cifra stilista dell’autore e permette all’opera di vibrare. Le figure sembrano muoversi continuamente e ci spingono a fermarci, a mettere a fuoco, a definire in noi stessi l’esperienza visiva, finché il nostro sguardo non incontra quello del Santo. I suoi occhi ci scrutano, ci rassicurano, non mostrano esitazione alcuna e ci ricordano che in questa guerra continua, il bene trionferà sempre sul male perché tutto è possibile quando si ha fede.
In questa unica rappresentazione invece si è voluto adornare l'immagine fotolitografia di elementi a sbalzo.
Informazioni generali
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Categoria: Mista
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Eseguita il: 07 aprile 2024
Informazioni tecniche
- Misure: 60 cm x 77 cm x 5 cm
- Tecnica: sbalzo
- Stile: sperimentale
- Supporto: legno tela tnt
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Pietro di Borbone-Due Sicilie - Spagna
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA212895
- Archiviata il: 13/04/2024
Altri dettagli
- argento 925, lana di vetro, acrilico, resina, foglia oro, lana, ottone:
- fotolitografia con elementi a sbalzo eseguiti a mano:
Archiviazione Certificata by Gigarte.com
Si certifica che l'artista Cav. Raffaele Mazza sabato 13 aprile 2024 ha archiviato la foto dell'opera GA212895 dal titolo "San Giorgio"
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