Date Illis Vos Manducare

scultura, pittura,installazione,manipolazione, legno, 2023

L’opera nasce sul particolare invito del Sig. Luigi Rocco, che ha espresso il desiderio di poter omaggiare S.E. Mons. Stefano Rega e pertanto anche la Diocesi di San Marco Argentano di un’opera d’arte realizzata dal sottoscritto. Il tema dell’opera e? rivolto allo stemma scelto da S.E. Mons. Rega che richiama il primo miracolo di Gesu?, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, descritto in uno dei piu? celebri passi del Vangelo, il motto contraddistinguere l’avvio del proprio mandato episcopale. Da questo caposaldo e? nata l’idea, che il titolo dell’opera d’arte traesse origine proprio dal motto di Sua Eccellenza:

“Date Illis Vos Manducare”
La complessita? realizzativa e? stata accentuata dalla difficolta? di realizzare un’opera che rispettasse i vincoli dati dagli stemmi araldici gia? presenti in Curia, pertanto si e? cercato di trovare la giusta “misura” nel rispetto dei locali gia? adornati. “Date Illis Vos Manducare” vuol essere un invito ed un impegno a vivere nella comunita? diocesana una pastorale che metta al centro il “dono di se?”. La frase evangelica, tratta dal Vangelo di Marco, e? centrale nella scena in cui Gesu? invita i discepoli alla corresponsabilita?, al coinvolgimento personale nella compassione e nella condivisione del pane che egli ha moltiplicato per sfamare la folla accorsa per ascoltarlo. Nel brano biblico l’invito di Gesu? ai discepoli assume un duplice significato: offrire le proprie mani per distribuire il pane moltiplicato e, allo stesso tempo, farsi loro stessi pane per nutrire la fame di vita e di senso della gente. Il motto e? declinato graficamente nello stemma suddiviso in due riquadri, che richiamano unitamente sia alcuni aspetti significativi della vita personale di monsignor Rega, sia il suo orientamento pastorale nel ministero episcopale che gli e? affidato. Il riquadro di sinistra, su sfondo giallo oro, richiama la fede e la regalita? di Cristo. All’interno vi compaiono diversi elementi significativi combinati tra loro. Il pellicano, che per i propri piccoli si lacera il petto e li nutre con il proprio sangue, e? figura di Cristo nell’atto di dare la vita per noi, offrendo il suo Corpo e il suo Sangue sulla croce. Esprime il desiderio del vescovo di vivere la carita? pastorale nel segno della paternita? che nutre la vita dei figli. Il pellicano e? collocato tra le onde del mare e una stella ad otto punte. La tradizione della Chiesa riconosce in entrambi la Vergine Maria, stella del mare. Anche il numero dei raggi della stella non e? casuale: il numero 8 richiama le Beatitudini, carta programmatica di un’autentica vita cristiana, di cui Maria e? modello per la Chiesa in cammino. Accanto al riferimento a Maria, il mare e la stella esprimono teologicamente il cammino che la Parola di Dio propone a ciascuno. Il mare, infatti, nella tradizione biblica ha un significato ambivalente: rappresenta gli orizzonti vasti della missione, ma anche le sfide e le insidie che deve affrontare l’evangelizzatore. La stella, nel buio della notte, e? punto di riferimento per il pellegrino e il navigante, orientando il loro procedere verso la meta o il porto sicuro. Nel riquadro di destra sono collocati due segni, la palma e la pietra, che si riferiscono a Santo Stefano protomartire, di cui il vescovo porta il nome. Essi poggiano sullo sfondo rosso, che e? il colore della carita?, dell’amore e del sangue. La palma d’oro, posta in alto, e? simbolo di coloro che, attraverso il martirio, condividono la regalita? di Cristo. Affidare il proprio ministero episcopale all’intercessione di Santo Stefano, esprime il desiderio e l’impegno di aderire fermamente a Cristo, di proclamare la fede in Gesu? morto e risorto con franchezza evangelica e di essere strumento di misericordia per i fratelli nella costruzione del Regno di Dio. La pietra, collocata in basso, e? lo strumento con cui il diacono Stefano fu lapidato per aver confessato la sua adesione a Cristo e rimanda alla pietra sepolcrale, sbalzata via nella resurrezione di Gesu?, segno inequivocabile di speranza. La pietra evoca, inoltre, altre immagini e funzioni: essa puo? essere utilizzata per edificare case, costruire ponti, sostenere edifici. In tal senso, collocata nello stemma rimanda al desiderio e all’impegno del vescovo di “riparare la casa” di Dio che e? la Chiesa, di essere costruttore di fraternita?, aiutando ciascun fedele a riscoprire e vivere la propria vocazione battesimale. In un “cammino insieme”, che coinvolga anche le istituzioni e la societa? civile, nel costruire ponti di dialogo che promuovano la giustizia, la concordia

sociale, l’attenzione agli ultimi e il rispetto della casa comune.
In relazione alle ultime quotazioni ufficiali e certificate del sottoscritto, pubblicate su autorevoli cataloghi d’arte di livello nazionale ed internazionale, l’attuale valore dell’opera e? stimato in euro 8772,50 €.

Informazioni generali

  • Categoria: Scultura / Installazione

  • Eseguita il: 18 luglio 2023

Informazioni tecniche

  • Misure: 68 cm x 88 cm x 4 cm
  • Tecnica: scultura, pittura,installazione,manipolazione
  • Stile: sperimentale
  • Supporto: legno

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA204890
  • Archiviata il: 18/07/2023

Altri dettagli

  • MATERIALI IMPIEGATI: ARGILLA COTTA, ALLUMINIO, ACRILICO, ZIRCONIA, RAME

Archiviazione Certificata by Gigarte.com

Si certifica che l'artista Cav. Raffaele Mazza martedì 18 luglio 2023 ha archiviato la foto dell'opera GA204890 dal titolo "Date Illis Vos Manducare"

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