La Pacchiana, Fierezza, Preghiera e Lavoro

olio, acrilico, tessuto, mistura e sintetici si ta, legno, 2022

“La Pacchiana, Fierezza, Preghiera e Lavoro” L’opera nasce per omaggiare le tradizioni del popolo lametino, con particolare riferimento al costume tipico in uso dal 1600 fino alla metà del secolo scorso. Costume, che tranne le poche signore appartenenti alla nobiltà, indossato tutte le donne e le ragazze intorno ai quattordici, quindici anni, che realizzavano loro stesse e al contempo facevano parte della dote donando più valore alle figlie femmine. Indossarlo, segnava il passaggio dall’infanzia all’età adulta che fino all’Ottocento era un vero e proprio rito, che si svolgeva in tutte le famiglie, insieme a parenti e amici in occasione delle feste di Natalizie, Pasquali o dei Santi Patroni, era considerato una presentazione in società della ragazza che ormai era pronta per convogliare a nozze. Nei comuni di Sambiase e Nicastro ora Lamezia Terme grazie all’unificazione dei tre comuni avvenuta il 1968, era da sottolineare la cura, lo sfarzo dei costumi altamente elaborati con ricami, pizzi e merletti, che unitamente all’originalissima “fadiglia” o più comunemente “a cuda”, la coda, per la quale erano necessari da quattordici a sedici metri di stoffa, con una ricchissima plissettatura a nido d’ape, rendevano il costume unico ed affascinante. La caratteristica più importante delle pacchiane lametine, era la loro propensione al sacrificio, erano instancabili lavoratrici, che non si risparmiavano dal lavoro dei campi, a lavare i panni al fiume e al contempo accudire la famiglia, con una particolare devozione alla preghiera, tenendo un contegno serio e dignitoso, che con la grazia e maestosità del loro portamento, erano la massima espressione della bellezza calabra. Da questa premessa nasce il titolo dell’opera: “La Pacchiana, Fierezza. Preghiera e Lavoro”. La Fierezza è data dalla postura, dallo sguardo attraente e profondo, dal sorriso appena accennato che nasconde un certo riserbo. La Preghiera è data dal Coroncina del Rosario che custodisce avvolta al polso e stretta nella mano sinistra. Il Lavoro è espresso dalla “vozza”, un altro simbolo della civiltà calabra e lametina, che consisteva in un contenitore in terracotta che serviva ad attingere, trasportare e bere l’acqua. Lo sfondo dell’opera ricalca il paesaggio tipico degli uliveti e dei campi lametini, dove sono ancora presenti le cosiddette “muraglie”, realizzate in pietra naturale, con una particolare predominanza di sfumature verdastre, tipiche delle pietre provenienti dal Monte Reventino, nei pressi delle quali trovano attecchimento le tipiche piante di fico d’india. In quest’opera, si esalta l’effetto cromatico, la nostra Pacchiana è immersa in un cielo “spatolato”, con sfumature azzurre, celesti e rosse, tonalità che richiamano il particolare clima, rovente d’estate e mite d’inverno, lo straordinario prato di papaveri sottolinea una terra che da sempre si colora di tinte vivaci, dal rosso della passione, al giallo del sole, al bianco della genuinità del suo popolo ed al verde della montagna e della pianura e della speranza. In opera dedicata alla tradizione e alla cultura del popolo lametino, non poteva mancare il Bastione di Malta stilizzato all’orizzonte, emblema della città di Lamezia Terme.

Informazioni generali

  • Categoria: Pittura

  • Eseguita il: 03 dicembre 2022

Informazioni tecniche

  • Misure: 160 cm x 92 cm x 3 cm
  • Tecnica: olio, acrilico, tessuto, mistura e sintetici si ta
  • Stile: tecnica mista
  • Supporto: legno

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA202231
  • Archiviata il: 29/03/2023

Archiviazione Certificata by Gigarte.com

Si certifica che l'artista Cav. Raffaele Mazza mercoledì 29 marzo 2023 ha archiviato la foto dell'opera GA202231 dal titolo "La Pacchiana, Fierezza, Preghiera e Lavoro"

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